Con-Vivere Festival Carrara diciassettesima edizione
Carrara Riviera Apuana 54033 (MS)
Data
08 Settembre11 Settembre
Rif.
Fondazione Progetti srlOrario
17:00 / 00:00Descrizione evento
Cosa: Con-Vivere Festival Carrara, il festival sull'interculturalità
Quando: da 08-Settembre-2022 al 11 Settembre 2022
Dove: nel centro Storico di Carrara
Il Professor Remo Bodei ne ha curato la direzione scientifica per ben 14 anni.
Ogni edizione affronta un tema, guardando alle più attuali e cruciali questioni legate alla convivenza fra identità culturali, religiose e politiche, la cui problematicità è simbolicamente indicata nel simbolo dal trattino che separa il “con” dal “vivere”.
È il trattino che fa la differenza e pone con ciò l’accento sulla problematica del fare comunità e del vivere in concordia. (Remo Bodei, in occasione di con-vivere 2006, Città territorio culture).
Per questa diciassettesima edizione, il tema : TRACCE _ Maurizio Ferraris Consulente scientifico XVII edizione
Più di venti incontri di parola fra conferenze, dialoghi e dibattiti, sei spettacoli e oltre trenta eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre, incontri, passeggiate a tema alla scoperta del territorio, proposte di cucina nei ristoranti del centro costituiranno il programma di questa edizione.
Maurizio Ferraris, Telmo Pievani, Chiara Saraceno, Cristian Greco, Gabriel Zuchtriegel, Edoardo Camurri, Piergiorgio Odifreddi con Paolo Benanti, Antonella Viola con Roberto Esposito, sono alcuni degli ospiti di questa edizione. E poi ancora la musica di Ron con un omaggio a Lucio Dalla, la versatilità della voce di Antonella Ruggero, i ritmi coinvolgimenti dell’Orchestra Popolare Italiana e del Canzoniere Greganico Salentino.
Il tema
Che cosa significano le impronte di mani sulle pareti di una caverna? L’idea che tutto quello che non si capisce debba avere un significato religioso ci suggerisce che abbiamo a che fare con i residui di un rito. Ma perché non immaginare una madre preistorica che dice ai figli “smettetela, non vedete che sporcate il muro!” In entrambi i casi avremmo a che fare con delle tracce, volontarie. Più in là, nella caverna, residui di cibo e punte di freccia sono tracce involontarie, che testimoniano di una vita passata. Più in qua, nel tempo, abbiamo le piramidi e i papiri coperti di geroglifici, i codici e le pergamene, le biblioteche barocche e poi quei grandi centri di produzione e distribuzione di documenti che sono le banche e le anagrafi, le borse e gli stati maggiori, i giornali e i governi. Da pochi decenni, però, quella enorme forza di registrazione che è il Web ha moltiplicato al di là di ogni limite umanamente concepibile questa biblioteca di Babele perché con il digitale, diversamente che con l’analogico, tutto lascia traccia e tutto può divenire documento. Di questo immenso capitale hanno sinora tratto profitto le sole piattaforme commerciali, ma, poiché si tratta di un patrimonio dell’umanità (i big data tengono traccia delle nostre forme di vita, e di nient’altro), può e deve essere condiviso dalla umanità intera, nel quadro di un Webfare, di un Welfare digitale. Raccontare le tracce antiche e moderne, comprenderne il valore, e soprattutto disegnarne il futuro, è l’obiettivo della edizione 2022 di con-vivere, affidata al filosofo Maurizio Ferraris, direttore di Scienza Nuova, l’istituto di studi avanzati che unisce l’Università e il Politecnico di Torino per comprendere la rivoluzione digitale.
Gli incontri di parola
I relatori degli incontri di parola affronteranno ciascuno un argomento relativo al tema del festival, identificato attraverso una parola chiave, un lemma di enciclopedia, per indagare, principalmente attraverso dialoghi a due voci, le tracce declinate al passato, al presente al futuro.
Ad aprire gli incontri di con-vivere 2022, giovedì 8 settembre, sarà il curatore scientifico, Maurizio Ferraris con Documanità.
Diverse, poi, le declinazioni del tema, innanzitutto per leggere le tracce del passato intese come beni culturali ed eredità sociali e culturali.
Bene culturale. Che cos’è un bene culturale e in che misura il Web si presenta come un enorme meccanismo di capitalizzazione e incremento di questo nuovo valore? Con , Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, e Pier Paolo Forte, giurista ed esperto in beni culturali.
Piramidi. La rivoluzione in corso affonda le proprie origini nella produzione di tracce, e in quell’evento capitale che è la scrittura. Il primo hard disk della storia, infinitamente più durevole dei nostri, sono le piramidi, e quell’evento di scrittura che chiamiamo “Egitto”. Con Christian Greco, Museo Egizio.
Eredità. Per il solo fatto di venire al mondo dopo altri siamo tutti eredi, a livello familiare, ma anche storico, sociale, culturale. Simmetricamente, tutti lasciamo qualcosa in eredità a chi viene dopo di noi. Non riguarda solo e innanzitutto i patrimoni, ma anche abitudini, storie familiari, locali e nazionali, modelli culturali e assetti istituzionali, tradizioni, anche conflitti. Ciò che si lascia e si riceve in eredità non è mai neutro nei suoi significati e conseguenze. Con Chiara Saraceno (sociologa).
Nel volgere lo sguardo al presente, il tema chiave è quello della capitalizzazione delle tracce, che oggi nel web e nella sfera digitale si sono moltiplicate a dismisura. Basta pensare all'enorme capacità di documentazione e memorizzazione offerta dalle tecnologie digitali.
Algoritmo. Un termine tecnico della matematica che è diventato pane quotidiano e oggetto di preoccupazioni e dibattiti. Ma che cos’è un algoritmo, e perché dobbiamo (posto che dobbiamo) preoccuparcene? Ne parleranno: Piergiorgio Odifreddi, matematico, e Paolo Benanti, teologo e informatico, Pontificia Università Gregoriana.
Arte. L’arte contemporanea si muove tra i due estremi della materialità ostentata della street art e l’immaterialità dei no-Fungible Token; quel che è più importante, il nuovo concetto di valore economico sembra prendere l’esempio dalla valorizzazione in opera nel mondo dell’arte, che si rivela, una volta di più, profetico. Con Vincenzo Trione, storico dell’arte e critico del Corriere della Sera e Gian Maria Ajani, rettore dell’Università di Torino dal 2013 al 2019 ed esperto di arte, diritto e informatica.
Ermeneutica digitale. In che modo comprendere e interpretale le tecnologie digitali? Quali criteri filosofici possono essere definiti per l’interpretazione dei big data? Con Emilia Garito, CEO e fondatrice di Quantum Leap, esperta di innovazione e Intelligenza Artificiale, e Fabrizio Calzavarini membro del centro interdipartimentale Logica, linguaggio e cognizione (Università di Torino).
Etica della tecnica. Quale contributo la filosofia può dare a inquadrare le questioni etiche che l'innovazione e la progettazione tecnologica sollevano? Con Mario de Caro, docente di Filosofia morale presso l’Università di Roma Tre, e Fiorella Battaglia, docente di filosofia presso l’Università di Monaco.
Europa. Garantendo ai suoi cittadini la possibilità di richiedere i propri dati (e presto i propri metadati) alle piattaforme commerciali, l’Unione Europea ha posto la base per passare dalla tutela di diritti formali, come la privacy, a quella di diritti reali, l’accesso ai processi di capitalizzazione dei dati. Quali sono i passi ulteriori su questa strada? Con Luca De Biase, il Sole 24 ore, e Isabella De Michelis, CEO & Founder ErnieApp Ltd..
Lavoro. Che cosa diventa il lavoro nel momento in cui l’homo faber viene progressivamente lasciato nel capanno degli attrezzi per far spazio all’homo sapiens? E che lavoro dobbiamo immaginare per coloro che lo perderanno a
causa della automazione? Con Donato Ferri, Managing Partner di EY Consulting per Ernst & Young Europe West Region e Marco Bentivogli, segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici 2014-2020.
Mappe. In che modo cambia il mestiere di geografi e cartografi ora che le mappe le traccia Google? Con Franco Farinelli, geografo e professore emerito dell’Università di Bologna.
Merito e politica. Che cosa sono il merito e la politica al tempo del Web e in che modo possono entrare in relazione? Certo non l’uso di vecchi valori per scopi elettorali, come propone il populismo, ma la creazione di nuovi valori a partire dalle possibilità di mobilitazione e comprensione offerta dal Web. Con Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino.
Sud. Ecco un nome che non ci si aspetterebbe in un incontro sul futuro e il Web, eppure è proprio nel sud del mondo che la rivoluzione digitale sta trasformando più intensamente il panorama sociale ed economico. Con Cecilia Pennacini (Direttore scientifico del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino) e Marco Aime (professore di Antropologia culturale, Università di Genova).
Umanesimo. Temevamo che i nuovi tempi avrebbero decretato la fine delle discipline umanistiche, e invece sono sempre più pregiate. Come si spiega questa trasformazione? E cosa si deve fare per creare delle discipline umanistiche all’altezza delle sfide del presente? Con Francesco Erspamer (Harvard University) e Gino Roncaglia (Università di Roma3).
Le tracce del futuro
possono essere intese come Webfare, il Welfare digitale che si può prospettare per l’umanità grazie alla messa a profitto dell’enorme capitale che l’umanità produce il più delle volte senza saperlo?
Biopolitica. In che modo la società dei decenni a venire dovrà convivere con una crescente forma di gestione biopolitica? E fino a che punto questa situazione è da temersi o da auspicarsi? Con Roberto Esposito, Scuola Normale Superiore, e Antonella Viola, Università di Padova.
Innovazione. Insieme a “sostenibilità” (e a “resilienza”, che ci risparmiamo), “innovazione” è una delle parole più ricorrenti nei progetti e nei discorsi post-coloniali. Ma in cosa consiste l’innovazione e come si distingue l’innovazione vera da ciò che le assomiglia soltanto? Con Laura Montanaro, pro-rettore del Politecnico di Torino.
Progetto. Che cosa significa “progettare” (e la progettazione, politica, tecnica e sociale è possibile?) in una situazione di perenne e rapidissimo rinnovamento tecnologico? Con Giovanni Durbiano, architetto, e Carlo Galli, filosofo della politica e opinionista.
Sostenibilità.
Una delle parole più ricorrenti oggi è la sostenibilità, ma di cosa si tratta e come la si attua? E soprattutto come si conciliano le esigenze apparentemente opposte della sostenibilità sociale e della sostenibilità ambientale? Con Telmo Pievani, epistemologo, e Tiziana Andina filosofa ed esperta di transgenerazionalità.
Traduzione. Sino a ieri immaginavamo un futuro monolinguistico, magari in un inglese aeroportuale. Ma l’avvenire più verosimile è d’altro tipo, quello di traduttori automatici che ci permetteranno di parlare e scrivere sempre nella nostra lingua madre. Cosa avrebbe detto Joyce? E cosa dobbiamo dire noi? Con Edoardo Camurri, joyciano, filosofo e conduttore televisivo e Carola Barbero, professore di filosofia della letteratura, Università di Torino.
Gli spettacoli
Il programma di con-vivere Carrara Festival, accanto agli incontri di “parola”, presenterà sei spettacoli di grandissimo interesse tutti in qualche modo legati al tema centrale del Festival: tracce di culture musicali o popolari che si sedimentano nel tempo, si mescolano e danno origine a varianti e variazioni altrettanto significative. Talvolta è anche un ideale dialogo fra artisti, come quello fra Ron e Lucio Dalla nella serata centrale del festival, a tracciare nuovi percorsi interpretativi, dove è la stessa canzone, come veicolo, a riflettere su se stessa come traccia. Gli spettacoli offriranno un percorso ricco e variegato che attraverserà anche più generi musicali: il jazz, la lirica, la musica popolare e la musica leggera.
Giovedì 8 settembre,
un incontro tra musica e parola, tra il geologo Mario Tozzi, conosciuto dal grande pubblico per le sue trasmissioni televisive e il sassofonista jazz Enzo Favata; insieme raccontano i miti legati al Mediterraneo, attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata e la musica al confine tra passato e futuro. L’evento sarà realizzato in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Porti di La Spezia e Marina di Carrara.
Sempre l’8 settembre il “Concerto Versatile” di Antonella Ruggero con l’accompagnamento musicale di Roberto Olzer, pianoforte e organo liturgico, e Roberto Colombo, vocorder e synth basso. Il nome di Antonella Ruggiero, una delle voci più versatili del panorama italiano, prima con i Matia Bazar e poi, dagli anni ’90, con una carriera solista, tanto variegata, quanto di successo, la sua abilità di interprete, intrecciata ad una naturale curiosità, al desiderio di spaziare oltre i confini delle formule e dei linguaggi tradizionali, ha saputo toccare campi e punti virtualmente molto distanti tra di loro che vengono ora proposte, in un concerto che tocca tutti i suoi più grandi successi da “Vacanze Romane” fino ad arrivare al più recente “Echi d’Infinito”. Ma la sua carriera non si è fermata al pop: negli ultimi anni ha infatti attraversato la musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana per poi spingersi nelle atmosfere di Broadway, il fado portoghese, la canzone d’autore e l’Italia a cavallo tra le due guerre. Pop dunque, ma anche musica sacra e musiche dal mondo in questo recital che aggiunge anche i brani di alcuni celebri cantautori italiani, scoprendo però sempre nuove modalità di arrangiamento e interpretazione.
Venerdì 9 settembre,
l’omaggio a Renata Tebaldi a 100 anni dalla nascita, a cura del Circolo Amici della lirica A. Mercuriali e il concerto dell’Orchestra Popolare Italiana, diretta da Ambrogio Sparagna. Un originale ensemble di voci, organetti, percussioni e tanti strumenti musicali tradizionali che propone un variegato repertorio che abbraccia diverse regioni d’Italia, con particolare attenzione al repertorio di canti e di balli (pizzica, tarantella, saltarello, tammurriata). Ogni spettacolo è una festa in grado di far ballare piazze e interi paesi e catturare l’attenzione e l’entusiasmo vero del pubblico. L’Orchestra si caratterizza per la presenza al suo interno di strumenti musicali tipici della tradizione popolare italiana: organetti, tamburelli, zampogne, ciaramelle, chitarre battenti ma anche violini, contrabbassi, fiati e così via. E poi tante voci che raccontano, utilizzando anche molte “lingue” locali, la ricchezza del folklore regionale italiano. Ma è anche un affascinante progetto di nuova musica popolare con repertori originali che raccontano una nuova Italia di musiche che coinvolgono i giovani in cerca di un ritmo identitario e di occasioni per una nuova socialità.
Sabato 10 settembre,
Ron con l’Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno, insieme a Giuseppe Tassoni al pianoforte. Nella scaletta troveranno posto classici intramontabili ma anche celebri hit che Ron scrisse per molti colleghi (da 'Joe Temerario' a 'Vorrei incontrarti fra cent’anni', da 'Anima' a 'È l’Italia che va', da 'Chissà se lo sai' fino alla celeberrima 'Una città per cantare', passando per 'Non abbiam bisogno di parole', 'Al centro della musica,) e naturalmente le sue canzoni più recenti - 'Più di quanto ti ho amato' e 'Sono un figlio' - che faranno parte del nuovo attesissimo album di inediti che vedrà la luce in autunno. Una sezione centrale del concerto, sarà dedicata all’amico Lucio Dalla con canzoni come Attenti al lupo, Piazza Grande e Cosa sarà. Il concerto è reso possibile grazie al sostegno di numerose aziende del Porto di Marina di Carrara.
Domenica 11 settembre,
Gran finale della sezione dedicata agli spettacoli, con il Canzoniere Grecanico Salentino, il primo e più importante gruppo di musica popolare salentina. L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità ne caratterizza la musica: il gruppo reinterpreta in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare attraverso la musica, la trance e la danza il morso della temibile tarantola.
Gli album e gli spettacoli del Canzoniere Grecanico sono un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che incantano il pubblico e lo trasportano in un viaggio dal passato al presente della cultura salentina grazie al battito del tamburello. Nel 2018 ha ottenuto un riconoscimento estremamente importante per il mondo della world music: il Songlines Music Awards , assegnato per la prima volta ad un gruppo italiano, designando il Canzoniere Grecanico Salentino come miglior gruppo di world music al mondo.
Il programma creativo
Venire a Carrara nei giorni di con-vivere vuol dire immergersi in un’atmosfera nuova, fatta di occasioni di riflessione ed approfondimento, ma anche di festa e creatività rivolti a tutti. Nel programma di questa edizione troverà spazio anche una sezione dedicata alle mostre, oltre a una ricca proposta di passeggiate e visite guidate nel centro storico curate da diverse associazioni del territorio, incontri di approfondimento alcuni dei quali legati al mondo del volontariato e delle scuole, laboratori di cucina che vedranno protagonisti gli Istituti Alberghiero di Marina di Massa e Bagnone. Molte saranno le attività dello spazio bambini, che spazieranno dalle letture ai laboratori creativi e ai momenti di approfondimento e scoperta su scienza e tecnologia.
Fra le mostre, giovedì 8 settembre, verrà, in particolare inaugurata, la mostra, T.O.T. Themes of Traces, a cura di Andrea Zanetti. Attraverso linguaggi differenti, cinque artisti contemporanei – Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana – e una sezione curata da studenti selezionati dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, riflettono sul tema della traccia, di cui mettono in luce la loro personale interpretazione per condividerla con le suggestioni del pubblico: traccia di memoria, di suono, di luce, di parola, di mutazione. Il progetto espositivo declina il tema dell’edizione 2022 del Festival con-vivere, in una visione contemporanea che dalla libera e intima riflessione degli artisti, si apre al confronto con i visitatori per favorire quello scambio necessario tra sensibilità individuale e riflessione collettiva. È il primo appuntamento di un ciclo di mostre realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che prevede l’ingresso delle opere di artisti Under 35 nella sua collezione; un progetto che mira alla valorizzazione degli artisti più giovani per offrire al patrimonio pubblico la loro visione artistica contemporanea.
Come sempre, diversi appuntamenti, realizzati anche in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, offriranno uno sguardo al patrimonio artistico e culturale di Carrara, incontri, passeggiate e visite guidate pensati e proposti seguendo il taglio offerto dal tema di questa edizione.